Darkness on the edge of town
Vi romperò anch’io le scatole con “10 dischi in 10 giorni! ma siamo in quarantena, voi mi perdonerete vero?
Ogni album ha una piccola storia personale legata al momento storico in cui li ho acquistati.
Inizio con un disco che non è tra i più conosciuti di Bruce Springsteen ma che ha per me un valore inestimabile, è stato il primo disco che ho comprato!
Credo fosse il 1985 o 1986 ed avevo da qualche tempo scoperto il fantastico mondo del rock grazie al boss e all’album Born in the USA; di quest’ultimo avevo la cassetta comprata a NY da mia cugina Sabrina (che l’aveva acquistata solo perché in quel momento in città l’album veniva venduto anche dal fruttivendolo) che me l’aveva regalata dopo un breve ma asfissiante pressing da parte mia.
Avevo 13 anni e pochi soldi in tasca, la mia ambizione era quella di avere “Born to run” ma costava troppo e quindi ripiegai su uno degli album in “Special Price” che potevo permettermi e scelsi “Darkness on the edge of town” uscito nel 1978.
Per me, la discografia di Springsteen era ancora un mondo da esplorare e ricordo ancora il momento in cui misi su il disco, indossai le cuffie per isolarmi da tutto il resto del mondo e…
Badlands… ancora ricordo l’emozione del primo ascolto.
Il disco parte con un capolavoro assoluto e continua con brani che rimarranno per sempre nel mio cuore come “Racing in the street” che ho scelto di interpretare nello spettacolo “True West” e che spero di poter riprendere appena questo brutto periodo sarà finito.
Non mi dilungo oltre altrimenti ischio di scrivere un romanzo 😀 Devo pensare al secondo album da pubblicare domani!
Un abbraccio a tutti